Tag: opere

BARATTI CREATIVI: arte in cambio di un soggiorno in hotel

Un’opera, una camera, una notte. ..

“Camera per arte” è  lo slogan dell’iniziativa di un albergo svedese il Clarion Hotel di Stoccolma che offre alloggio in cambio di creatività. Qualsiasi forma d’arte viene accettata: quadri, musica, poesie. Tutti sono i benvenuti : da artisti giovani ed emergenti a quelli già affermati, possono proporre una loro idea per avere in cambio un soggiorno gratis ossia il pernottamento di una notte in cambio di un’opera creata dallo stesso ospite.

“Amiamo l’arte – dichiarano al Clarion Hotel – tanto che dall’ 8 giugno del 2012, gli artisti possono pagare per il loro soggiorno in hotel con l’arte. E’ molto semplice: un’opera – una camera – una notte. Tutto è partito dal fatto che il nonno del nostro general manager era un artista  e alcune delle sue opere erano appese alle pareti del Chelsea Hotel e ora che è stato chiuso la nostra direzione ha deciso di continuare la tradizione”.

L’hotel ha tratto ispirazione proprio dal famoso Hotel Chelsea di New York, che ha permesso a noti artisti, musicisti e gente eccentrica di soggiornare in cambio della loro arte, celebre per essere stato la casa di svariati artisti da pittori squattrinati a Jack Kerouac padre della Beat Generation.

La proprietà di tutte le opere d’arte, tra cui i diritti esclusivi di uso, vengono trasferiti al Clarion Hotel Stockholm al momento della presentazione, senza eccezioni. L’opere d’arte deve essere firmata dall’artista, occorre prenotare e compilare il modulo in formato A4 da presentare all’arrivo.

“Chi siamo noi a giudicare l’arte? La sistemazione è ciò che abbiamo e siamo felici di offrirle”. L’intento dell’Hotel è quello di costruire un clima di incontro per gli artisti. Per prenotazioni email: reservation.stockholm@choice.se (includere il codice di prenotazione: Room for art)

Altri hotel che seguono la formula del Clarion

– il Marienbad Hotel di Berlino. Un rifugio ed esposizione d’artisti
– il Performance Hotel di Stoccarda. Gestito da un pittore coreano permette di pagare vitto  e alloggio con un reading letterario, un concerto o un’esibizione di danza.
– lo storico Peace Hotel di Shanghai. Ha destinato gratuitamente una ventina di appartamenti con tanto di laboratorio, ad altrettanti artisti internazionali  purché lascino una traccia della loro creatività nelle stanze dell’albergo. In questo caso occorre però superare la selezione di un comitato. (s.lup)

Sentire il mondo con le dita…

Sono cieco dalla nascita, io non volevo fare l’artista, volevo solo conoscere il mondo in cui vivevo”. 

Esref Argaman nato nel 1953 è un pittore cieco (vittima di una mutazione genetica che lo ha privato della vista) di origine turca,  disegna sentendo le cose,  per riuscire a percepirle con la mente accarezza le forme del mondo. Usa il tatto, è così che capisce gli oggetti,  poi li trasforma in linee su una tavola da disegno tattile, realizzando i contorni con lo stucco che permette alle sue mani di percepire facilmente le linee del disegno.

Non usa pennelli, dipinge con le dita “sarebbe impossibile sentire la vernice sulle setole”.  Sentire il mondo con le dita ha annullato completamente la sua cecità: “nella mia mente vedo come chiunque altro” dichiara Armagan. Applica gli oli con le dita, un solo colore alla volta, poi aspetta due o tre giorni che asciughino prima di passare alla tonalità successiva. È riuscito a sviluppare un sesto senso che gli permette di dipingere, in modo straordinario tutto ciò che tocca con le mani, il risultato finale? Un’opera che anche i vedenti possono riconoscere. I suoi lavori sono stati esposti in Turchia, in Olanda e nella Repubblica Ceca.  (s.lup.)

Il sito di Esref Armagan: www.armagan.com

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=a-GAqlGGzgI[/youtube]

Insanamente – II Edizione concorso

La Fara Editore in collaborazione con il Dipartimento Salute Mentale Ausl Rimini indice la II edizione del concorso Insanamente per opere a tema libero in qualche modo legate al tema della scrittura come terapia, come elaborazione del disagio,  come espressione dialogante, ludica ed anche ironica di affrontare le difficoltà. Sono previste due sezioni:
Sez. A massimo 10 poesie per un numero massimo di 300 versi (non c’è limite minimo, quindi si può partecipare anche con una sola poesia);
Sez. B racconto breve di massimo 9000 battute (calcolando anche gli spazi) pari a 5 cartelle (non c’è limite minimo, quindi si può partecipare anche con un racconto brevissimo).

Con l’invio se ne consente l’eventuale pubblicazione a cura di Fara Editore nella antologia dei vincitori senza alcun obbligo di remunerazione dei diritti d’autore (restando i diritti ai singoli autori).

È richiesta una tassa di 15 euro che dà diritto a ricevere (solo in Italia) 2 libri. La tassa verrà pagata solo dopo aver ricevuto i libri (inseriamo bollettino di c/c postale nel plico).

Per informazioni: Fara Editore info@faraeditore.it – www.faraeditore.it 
Scadenza: 15-4-2012.

GRIDO: l’arte tra sogno e bi-sogno d’amore

A cura di RoSaVida Produzioni

Debutta “GRIDO” il 25 febbraio 2012 alle ore 21 presso il teatrino privato della Fondazione DiversoInverso a Monterubbiano (FM).

Autoprodotto a costo zero GRIDO Recital è un Progetto RoSavida nato grazie alla volontà di sei artisti che hanno fatto del loro incontro un’occasione di confronto e  sperimentazione. Testo, musica, recitazione, disegni, video e danza: lo spettacolo è un collettore di arti e di esperienze che si muovono alternandosi e a volte sovrapponendosi per dare forma e voce al grido profondo racchiuso in ogni unica e irripetibile esigenza d’amore. L’idea iniziale è stata quella di raccogliere delle poesie scritte negli anni che attraversano il vivere umano, l’amore, la disillusione, l’incapacità, la speranza, la bellezza e la crudeltà dei sentimenti, la persistente e caparbia volontà di amare.

“In questa città siamo tutti dei fantasmi, essenze mobili e vaganti, che appaiono e scompaiono”, la riflessione affronta il senso delle nostre essenze di esseri umani “che ingenuamente e atrocemente respirano… amore” che nei sentimenti riversano, versano e con distrazione spesso, perdono pezzi di sé stessi “carne umana”. I bisogni rendono vulnerabili, ci espongono all’altro, fragili e in attesa. Chi non ha provato il “vuoto del pieno amore” quando la speranza di invecchiare insieme abbracciati, si è sostituita alla realtà della privazione dell’altro, della solitudine “siamo vulnerabili illusioni, un grido si dipinge nei nostri occhi”.

Lo staff. Rosetta Martellini e Roberta Fonsato, voci narranti  di tanti interiori gridi, rappresentano le due facce della stessa anima, l’anima di una donna, del suo incedere nella vita e nei sentimenti. Rosetta ci conduce con maestria interpretativa raffinata e sottile dai toni leggiadri e gioiosi, attraverso la bellezza, la sensualità e l’incanto a tratti malinconico del cosiddetto “Amore”. Roberta  è il contraltare chirurgico, tagliente a tratti fastidioso del disincanto amoroso.

Fanno da sfondo come affreschi inesorabili i segni “animati” di Sabrina Lupacchini, che con magia onirica avvolgono e accolgono le parole, parole mute, urlate col tratto senza fare rumore. Linee bianche e nere si muovono morbide sfilano davanti ai nostri “occhi che esplorano”. La musica originale eseguita dal vivo da Roberto Bellavigna ci prende per mano e ci accompagna in questo viaggio, dove siamo “specchi del nostro dentro” generi musicali differenti,ma unica persona. Il passo danzato di Anibal Castro che conclude lo spettacolo è di nuovo un ritrovarsi, un riconoscere sé e l’altro “due destini possono incontrarsi, aspettarsi, lasciarsi e chissà ….riprendersi”. Per raggiungere l’unione  i passi sicuri e sinuosi di Anibal si muovono verso l’incontro…attraverso un tango. Luci e audio sono affidati all’estro imprevedibile di Jimmy Cerquetella.

Lo spettacolo continua, perché è continua la vita, tra funambolici e fantasiosi “Bisogni…e bi-Sogni”.

Fantasmi o no…scegliamo. Amiamo?

 

CONTATTI PER CHI DESIDERA PROMUOVERE O PROPORRE LO SPETTACOLO
robertafonsato@asia.com

SCHEDA TECNICA

INTERPRETI: ROSETTA MARTELLINI, ROBERTA FONSATO E ANIBAL CASTRO
MUSICA originale eseguita dal vivo: ROBERTO BELLAVIGNA
TESTI: ROBERTA FONSATO
DISEGNI E VIDEO: SABRINA LUPACCHINI
REGIA AUDIO e LUCI: JIMMY CERQUETELLA
REGIA: ROBERTA FONSATO

Cast: 2 attrici, 1 ballerino, 1 musicista, 1 regia immagini e filmati, 1 tecnico audio luci

Service: attacco luce con almeno 3 kW; impianto 2 luci bianche con possibilità mixer luci; impianto audio 2 casse 3 monitor -3 microfonini o 3 microfoni fissi con asta- 1 mixer audio  entrata jack stereo; telo proiezioni; proiettore computer

Guatelli tra arte e ricordi

Un museo dall’estremo ieri all’estremo domani

di Sabrina Lupacchini

 “Oramai io, che sono entrato in comunione con loro, sento che parlano. A forza di starci insieme agli oggetti, a forza di sentire la loro storia, a forza di sentire la gente che ne parlava, senti che non erano soltanto oggetti ma erano una parte dell’uomo. E’ come se fosse la gente che li ha usati a stare con me, io sono con loro, li sento parlare…”

Tra le tante definizioni che usava per descrivere la raccolta a lui intitolata, Ettore Guatelli ricorreva spesso a quella di “museo dell’ovvio” oppure di “museo del quotidiano”. Martelli, pinze, pale, forbici, botti, pestarole rivestono le pareti seguendo semplici motivi geometrici, riempiono i mobili e le mensole del Museo Guatelli  a Ozzano Taro Collecchio (PR), creando un effetto scenografico carico di suggestioni visive e capace di evocare, attraverso un linguaggio museografico inedito e svincolato da intenti realistici, gesti quotidiani di vita contadina.

Gli oltre 60 mila oggetti custoditi nel museo testimoniano la storia comune di uomini e donne “dell’età del pane”, quando il lavoro nei campi sostanziava di sé il profondo legame dell’uomo con la vita.

[youtube]http://www.youtube.com/watch?v=4aa6W13m-vY[/youtube]